Il Contrammiraglio Sollitto, ex comandante in seconda del Corso Nemesis, cede il comando delle Forze di Dragaggio e Ausiliarie
La Spezia, giugno 2012
Avvicendamento del Comando delle Forze di Contromisure Mine (COMFORDRAG) e delle Forze Ausiliarie (COMFORAUS) a La Spezia. Il Contrammiraglio Francesco Sollitto ha ‘passato il testimone’ oggi al Contrammiraglio Carmelo Bonfiglio, alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi. Alla cerimonia, che ha avuto luogo in Banchina Giovannini, all’interno della Base Navale di La Spezia, hanno preso parte autorità civili e militari e le rappresentanze degli equipaggi delle navi dipendenti.
Il Contrammiraglio Sollitto che lascia l’incarico dopo circa 2 anni, assumerà l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore presso il Comando in Capo della Squadra Navale mentre il Contrammiraglio Bonfiglio, che proviene dall’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Difesa, avrà oggi la responsabilità di questi due Comandi tanto articolati e quanto importanti, non solo a fini strettamente militari ma anzi con grande capacità dual-use. Oltre 1100 persone, complessivamente, tra militari e civili e 18 unità navali che compongono le forze alle sue dipendenze. Comfordrag conta circa 830 lavoratori - tra staff di terra e personale imbarcato - e 12 navi dipendenti, di cui 4 cacciamine classe Lerici e 8 cacciamine classe Gaeta.
Tra le più importanti attività delle forze di dragaggio, ricordiamo la verifica e la ‘mappatura’ dei fondali delle rotte di accesso ai principali porti italiani e internazionali, assicurando una presenza costante in Mediterraneo in aggregazione al secondo gruppo Navale della NATO, Comforaus è composta invece da circa 300 unità di personale imbarcato che assicura principalmente attività di supporto navale tramite forze ausiliarie della Marina Militare, tra cui 3 navi idrografiche, la nave scuola Palinuro, la nave per la ricerca Leonardo e i pattugliatori costieri classe Esploratore.
Le capacità tecnologiche e la flessibilità di utilizzo che di unità come cacciamine e navi idrografiche, rendono possibile un intervento rapido ed efficace anche nel mondo civile, come avvenuto recentemente per i rilievi batimetrici effettuati in occasione delle alluvioni nelle Cinque Terre e le attività di monitoraggio dell’area dell’Isola del Giglio, in occasione del naufragio della Costa Concordia, in supporto alla Protezione Civile; importanti attività di investigazione in profondità vengono inoltre condotti dai veicoli subacquei su relitti di particolare interesse, in supporto alle autorità giudiziarie oltre ad operazioni di individuazione e la classificazione di reperti archeologici, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali.